Tag: L’osteopatia

SCHEMI O MODULI DI RISPOSTA EMOTIVA

Le emozioni sono risposte a stimoli ricevuti dal mondo esterno tramite gli organi sensoriali. Il loro controllo e/o manifestazione avvengono nel cervello.

Ci sono tre tipi di risposte emotive agli stimoli:

  • l’aspetto percettivo situato nella parte superiore del cervello che riconosce (interpreta) la situazione come minacciosa, piacevole, paurosa, sorprendente, umoristica, ecc.
  • l’aspetto sensitivo situato nella parte superiore del cervello, che registra, il tono, l’intensità del sentimento associato con le emozioni specifiche di furore, collera, paura, piacere, dolore, ecc.
  • l’aspetto fisiologico, localizzato nella parte inferiore del cervello, che controlla i cambiamenti spontanei negli apparati circolatorio, respiratorio, ghiandolare, muscolare ed altri del corpo.

Primo appuntamento con l’osteopata. Informazioni Utili.

29 Gennaio 2014


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

Spesso quando un genitore mi contatta per telefono non ha idea di cosa aspettarsi da una seduta osteopatica. Ho raccolto in questo articolo alcune informazioni utili per prepararsi al meglio a questa nuova esperienza.

1. L’Anamnesi

Domande

Cosa aspettarmi da una seduta osteopatica

Durante la prima visita si fa una completa e attenta raccolta dati. Dovranno essere fornite informazioni sulla gravidanza, sul travaglio e sul parto. Verranno inoltre richiesti dati sulla nascita e sulla prima infanzia come: peso, circonferenza cranica, indice di Apgar (trovate tutto nel foglio di dimissioni o nel libro verde) ma anche notizie sulla forma della testa, qualità dell’attacco al seno, del sonno e anche dei movimenti. Qualsiasi tipo di malattia, incidente o evento degno di nota durante la vita del bambino fino a quel momento deve essere considerato. Ogni informazione, ogni piccolo dettaglio possono essere molto importanti per cui nel dubbio.. È meglio esagerare!

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Adattamento del cranio al processo del parto

28 Novembre 2013


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

Contrariamente a quello che si crede il cranio non è un contenitore osseo solido ma è formato da ben 22 differenti ossa. In un cranio completamente formato tali ossa sono intricatamente unite fra loro al fine di permettere un leggero movimento.

Fetal skull

Al cranio di un bambino è richiesta una considerevole flessibilità, infatti deve avere la capacità di modificarsi e passare attraverso il canale del parto, ma al tempo stesso deve assicurare un’adeguata protezione al delicato e giovane cervello contenuto al suo interno.

Alla nascita le ossa sono solo parzialmente formate e il cranio si presenta tipo un sacchetto membranoso con degli irrigidimenti al suo interno. Esse sono più forti nelle aree che ricevono la massima compressione durante il parto e dove circondano la parte più vulnerabile del cervello. Nelle altre aree della testa sono molto più malleabili e si possono distorcere sotto il peso di forze compressive senza danneggiare per questo le strutture sottostanti.

Sviluppo delle ossa craniche

La struttura ossea inizia a svilupparsi e gradualmente cresce seguendo un  processo noto come ossificazione. Continua a leggere

Perché portare un bambino dall’osteopata?

21 Settembre 2013


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

È credenza comune che i neonati e i bambini, proprio perché giovani e flessibili, non possano soffrire di nessuno stress strutturale corporeo.

La realtà invece è molto differente.
La nascita per un neonato è uno dei momenti più stressanti della sua vita.

Egli è soggetto a enormi forze, l’utero infatti spinge con molta forza per espellere il bambino contro la naturale resistenza offerta dal canale del parto.

Il bambino ruota, si attorciglia e viene infine come “strizzato” attraverso le ossa pelviche. Un breve, stimolante e decisamente stressante viaggio verso il mondo esterno.
La testa del bambino ha l’abilità di modellarsi e cambiare forma in risposta allo stress di un normale travaglio. La distorsione nella testa come risultato del travaglio dovrebbe rilasciarsi naturalmente subito dopo il parto.

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Osteopatia ed Ernia Lombare

20 Giugno 2012


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

Ultimamente si sente sempre più parlare di ernia lombare ma per quanto purtroppo molti pazienti conoscano perfettamente i sintomi di questa patologia, non tutti sanno di cosa si tratti in realtà.

Per meglio comprendere i meccanismi di insorgenza dell’ernia e le possibilità di intervento facciamo un breve ma sicuramente non esaustivo
preambolo anatomico.


Il disco intervertebrale è costituito da un nucleo polposo (vero e proprio cuscinetto di ammortizzazione) di consistenza molle-gelatinosacircondato, racchiuso, da un tessuto di consistenza fibrosa chiamato anulus fibroso. Il nucleo polposo si muove di pochi millimetri, in senso antero- posteriore durante i movimenti di flesso-estensione della colonna vertebrale.

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Osteopatia Viscerale: relazione tra emozioni e organi.

22 Febbraio 2011


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

Parte 1: Introduzione

Alcuni “detti popolari” ancora oggi di uso comune come ad esempio:  “avere un travaso di bile” (rabbia), mi fa male al cuore (dolore) o avere fegato (coraggio) ecc.. rappresentano una realtà, conosciuta forse da sempre, che evidenzia una relazione tra i nostri organi e tutto ciò che attraversa la nostra sfera emotiva. Questi sono solo alcuni dei molti esempi che correlano le emozioni o gli stati d’animo, alla salute del fisico. Anche la medicina classica inizia a prendere coscienza di questo forte legame, riconoscendo l’origine “psicosomatica” di alcune situazioni patologiche.

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La pubalgia negli sportivi

31 Dicembre 2010


Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I

La Pubalgia è una sindrome dolorosa della zona pelvica localizzata a livello della sinfisi pubica.

pubalgia 1Ne sentiamo parlare sempre più spesso ma in realtà, a parte gli “addetti ai lavori”, pochi sanno realmente di cosa si tratta.  In questo breve articolo tratteremo in modo specifico la Pubalgia a carico degli atleti, anche se è vero che questa patologia non è elettiva di tale categoria, basti pensare ad esempio alle donne in gravidanza che ne soffrono sempre più spesso ma per delle motivazioni sensibilmente differenti.

Fino a qualche anno fa era credenza comune che la pubalgia colpisse esclusivamente i calciatori, in realtà sono molto più numerosi gli sportivi interessati, ad esempio i rugbisti, i pallavolisti, gli sciatori, i ballerini, i runner, i cestisti… i praticanti insomma di quelle discipline in cui sono presenti gesti tecnici veloci e ripetuti, come balzi, salti o scatti, che costituiscono elementi di sollecitazione e sovraccarico a livello della sinfisi pubica.  Altri fattori che possono concorrere all’instaurarsi di questa problematica sono anche: contusioni, cadute a terra, scivolate che spesso sono causati dall’alternanza tra terreni duri e terreni pesanti o scivolosi.

Tali condizioni possono portare a delle contratture o microlesioni o infiammazioni tendinee a livello delle inserzioni, a carico dei muscoli adduttori.

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Osteopatia e neonati: La Plagiocefalia

31 Agosto 2010


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

Il termine plagiocefalia dal greco “Plagios” (obliquo) e “Kephalè” (cranio), indica una forma anomala o una deformità del cranio del neonato, la cui testa sembra appunto obliqua può essere anche definita “testa a parallelogramma”. Viene subito fatta una prima distinzione tra forma anomala e deformità del cranio in quanto quest’ultima si riferisce ad una precoce ossificazione di una o più suture del cranio, di solito presente già alla nascita, e il cui trattamento è quasi esclusivamente chirurgico o tramite l’ausilio di tutori ortopedici (DOC : Dinamic Orthotic Cranioplasty).

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Vi riporto di seguito un articolo pubblicato su Donna Moderna qualche tempo fa. Spiega in maniera semplice ed esaustiva in che modo l’osteopatia si occupa del trattamento dei bambini….ma questa volta la fonte non è chi la pratica ma  chi l’ha provata per voi!!

Osteopatia: la carezza che guarisce i neonati.

5800bDolci massaggi e leggeri sfioramenti. Sembra incredibile ma il tocco dell’osteopata risolve tanti guai dei più piccoli, in poco tempo.Pochi lo sanno. Ma i trattamenti dell’osteopata sono un toccasana per i neonati. Bastano poche sedute per risolvere disturbi comuni come coliche, rigurgiti, mal d’orecchi, irrequietezza e insonnia. “Molti problemi hanno origine durante il travaglio e il parto, quando le ossa del cranio si comprimono, creando blocchi e alterazioni” spiega Giovanni Turchetti, osteopata infantile. “Per questo si possono curare anche i bimbi appena nati. Anzi, prima si interviene, più è facile correggere gli squilibri“. Durante la visita, l’esperto osserva con attenzione la struttura fisica del bambino, sia da fermo sia in movimento. Lo accarezza delicatamente per scoprire eventuali zone di tensione. E poi agisce con manovre delicate, leggeri sfioramenti e dolci massaggi. Che riequilibrano l’organismo e fanno scomparire i disturbi.
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