La pubalgia negli sportivi

La Pubalgia è una sindrome dolorosa della zona pelvica localizzata a livello della sinfisi pubica.

pubalgia 1Ne sentiamo parlare sempre più spesso ma in realtà, a parte gli “addetti ai lavori”, pochi sanno realmente di cosa si tratta.  In questo breve articolo tratteremo in modo specifico la Pubalgia a carico degli atleti, anche se è vero che questa patologia non è elettiva di tale categoria, basti pensare ad esempio alle donne in gravidanza che ne soffrono sempre più spesso ma per delle motivazioni sensibilmente differenti.

Fino a qualche anno fa era credenza comune che la pubalgia colpisse esclusivamente i calciatori, in realtà sono molto più numerosi gli sportivi interessati, ad esempio i rugbisti, i pallavolisti, gli sciatori, i ballerini, i runner, i cestisti… i praticanti insomma di quelle discipline in cui sono presenti gesti tecnici veloci e ripetuti, come balzi, salti o scatti, che costituiscono elementi di sollecitazione e sovraccarico a livello della sinfisi pubica.  Altri fattori che possono concorrere all’instaurarsi di questa problematica sono anche: contusioni, cadute a terra, scivolate che spesso sono causati dall’alternanza tra terreni duri e terreni pesanti o scivolosi.

Tali condizioni possono portare a delle contratture o microlesioni o infiammazioni tendinee a livello delle inserzioni, a carico dei muscoli adduttori.

Segni e sintomi della Pubalgia

Vediamo un pò di percentuali, i dolori causati dalla pubalgia risultano:
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  • nel 12% dei casi di tipo bilaterale;
  • nel 40% dei casi la regione di insorgenza sono gli adduttori;
  • solamente nel 6% dei casi è la zona perineale.
  • Nel 70% dei casi gli individui affetti da pubalgia riferiscono un aumento progressivo della sintomatologia dolorosa;
  • solamente nel 30% dei casi l’insorgenza è di tipo violento e gravoso.

Il quadro clinico della pubalgia è spesso caratterizzato da una sintomatologia di tipo soggettivo ed obiettivo. L’individuo lamenta dolore alla palpazione della zona pubica ed allo stiramento contro resistenza dei muscoli, quest’ultimo può irradiarsi, estendendosi lungo la muscolatura degli adduttori o degli addominali, in direzione del perineo e degli organi genitali.

La manifestazione clinica si può presentare con intensità molto variabili che possono andare dal semplice fastidio, sino al dolore acuto di intensità tale da compromettere anche la semplice deambulazione, il vestirsi, la salita e la discesa delle scale, arrivando talvolta anche ad impedire il sonno. Spesso il dolore si manifesta in seguito ad una gara o ad un allenamento, oppure può essere già presente prima della prestazione e scomparire durante la fase di riscaldamento, per poi ricomparire, spesso in maniera più gravosa, nel proseguo dell’attività.

L’impotenza funzionale è ovviamente direttamente correlata con l’intensità della sintomatologia dolorosa che in alcuni casi può impedire di fatto la prestazione sportiva.

Come può aiutare l’osteopatia?

Il trattamento osteopatico si occupa prevalentemente di:

  • Normalizzare e riequilibrare il bacino, la sinfisi pubica e le altre strutture scheletriche;
  • riequilibrio delle strutture fasciali e muscolari;
  • liberare la componente viscerale, includendo anche le vertebre lombari che spesso risultano compromesse da questo tipo di problematica.

Le cause che portano alla comparsa di questa patologia sono varie e complesse, ma si è visto che l’approccio osteopatico è sicuramente quello che ha dato i migliori risultati in tempi relativamente brevi. L’osteopatia per il tipo di approccio che utilizza risulta essere, oltre che un intervento conservativo, anche un ottimo mezzo di prevenzione della pubalgia , in quanto cerca di mantenere un miglior equilibrio posturale e funzionale del soggetto, che sia duraturo nel tempo e nella pratica sportiva.

Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I