La pubalgia negli sportivi

31 Dicembre 2010


Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I

La Pubalgia è una sindrome dolorosa della zona pelvica localizzata a livello della sinfisi pubica.

pubalgia 1Ne sentiamo parlare sempre più spesso ma in realtà, a parte gli “addetti ai lavori”, pochi sanno realmente di cosa si tratta.  In questo breve articolo tratteremo in modo specifico la Pubalgia a carico degli atleti, anche se è vero che questa patologia non è elettiva di tale categoria, basti pensare ad esempio alle donne in gravidanza che ne soffrono sempre più spesso ma per delle motivazioni sensibilmente differenti.

Fino a qualche anno fa era credenza comune che la pubalgia colpisse esclusivamente i calciatori, in realtà sono molto più numerosi gli sportivi interessati, ad esempio i rugbisti, i pallavolisti, gli sciatori, i ballerini, i runner, i cestisti… i praticanti insomma di quelle discipline in cui sono presenti gesti tecnici veloci e ripetuti, come balzi, salti o scatti, che costituiscono elementi di sollecitazione e sovraccarico a livello della sinfisi pubica.  Altri fattori che possono concorrere all’instaurarsi di questa problematica sono anche: contusioni, cadute a terra, scivolate che spesso sono causati dall’alternanza tra terreni duri e terreni pesanti o scivolosi.

Tali condizioni possono portare a delle contratture o microlesioni o infiammazioni tendinee a livello delle inserzioni, a carico dei muscoli adduttori.

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Osteopatia e neonati: La Plagiocefalia

31 Agosto 2010


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

Il termine plagiocefalia dal greco “Plagios” (obliquo) e “Kephalè” (cranio), indica una forma anomala o una deformità del cranio del neonato, la cui testa sembra appunto obliqua può essere anche definita “testa a parallelogramma”. Viene subito fatta una prima distinzione tra forma anomala e deformità del cranio in quanto quest’ultima si riferisce ad una precoce ossificazione di una o più suture del cranio, di solito presente già alla nascita, e il cui trattamento è quasi esclusivamente chirurgico o tramite l’ausilio di tutori ortopedici (DOC : Dinamic Orthotic Cranioplasty).

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Osteopatia e Cervicale

20 Maggio 2010


Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I

cervical

Il rachide cervicale, per la sua grande mobilità, per la funzione di collegamento tra capo e tronco, di contenitore del midollo spinale e del tratto cervicale e, infine per gl’intimi rapporti che stringe con le radici dei nervi spinali, dà luogo, quando interessato da patologia, a sindromi molto complesse che si esprimono con segni clinici e soggettivi infiniti.

In osteopatia, sebbene si possa intervenire per dare un sollievo anche nelle patologie più gravi, ci si occupa più frequentemente della cosiddetta SINDROME CERVICALE PURA, o più comunemente definita CERVICALE.
Ma di che cosa si tratta?

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Osteopatia e prestazione sportiva

13 Aprile 2010


Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I

sport“La struttura governa la funzione” ( A. T. Still, vedi articolo sui principi dell’osteopatia).

Proviamo ad immaginare per un attimo che invece del corpo umano, macchina meravigliosa pur nella sua complessità, avessimo di fronte un’auto, mi scuso in anticipo con quanti s’intendono veramente di vetture e motori in quanto non posso certamente definirmi tale, ma sono sicura che tutti, anche i cosiddetti automobilisti della domenica, saranno concordi nell’affermare che una macchina fuori assetto, col tempo e l’usura tende a consumare più carburante e inizia ad avere qualche problema.

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Vi riporto di seguito un articolo pubblicato su Donna Moderna qualche tempo fa. Spiega in maniera semplice ed esaustiva in che modo l’osteopatia si occupa del trattamento dei bambini….ma questa volta la fonte non è chi la pratica ma  chi l’ha provata per voi!!

Osteopatia: la carezza che guarisce i neonati.

5800bDolci massaggi e leggeri sfioramenti. Sembra incredibile ma il tocco dell’osteopata risolve tanti guai dei più piccoli, in poco tempo.Pochi lo sanno. Ma i trattamenti dell’osteopata sono un toccasana per i neonati. Bastano poche sedute per risolvere disturbi comuni come coliche, rigurgiti, mal d’orecchi, irrequietezza e insonnia. “Molti problemi hanno origine durante il travaglio e il parto, quando le ossa del cranio si comprimono, creando blocchi e alterazioni” spiega Giovanni Turchetti, osteopata infantile. “Per questo si possono curare anche i bimbi appena nati. Anzi, prima si interviene, più è facile correggere gli squilibri“. Durante la visita, l’esperto osserva con attenzione la struttura fisica del bambino, sia da fermo sia in movimento. Lo accarezza delicatamente per scoprire eventuali zone di tensione. E poi agisce con manovre delicate, leggeri sfioramenti e dolci massaggi. Che riequilibrano l’organismo e fanno scomparire i disturbi.
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Scoliosi: nuoto e sport

14 Gennaio 2010


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

es.scoliosiSpesso ci si è posti la domanda: ma lo sport o l’ed. fisica scolastica migliorano o peggiorano la scoliosi? O ancora, il nuoto è veramente l’unico sport che possono praticare i ragazzi affetti da questo comunissimo problema?

Negli anni si sono susseguite innumerevoli teorie che affermavano tutto e l’esatto contrario di tutto! L’obiettivo di questo articolo, non è quello di stabilire una nuova tesi o un protocollo inattaccabile sul trattamento della scoliosi, bensì quello di cercare di fare luce sui luoghi comuni che delle volte prendono il sopravvento sulla diagnosi medica.

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Tecniche in energia muscolare

13 Gennaio 2010


Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I

Cenni storici

Sistema-muscolareLe tecniche di energia muscolare nascono dall’americano Fred Mitchell. Già un altro osteopata americano aveva sottolineato l’importanza dei tessuti molli nell’ambito di una disfunzione secondo cui, per evitare recidive e avere un buon equilibrio della struttura, era basilare ricreare una buona armonia fasciale.

Elabora così le sue idee ottenendo un sistema diagnostico e terapeutico che lo portano nel 1974 a presentarlo al mondo osteopatico americano.

La cosa prende piede tanto che entra nei programmi didattici e i suoi testi diventano una base della diagnostica strutturale sul piano osteoarticolare e muscolare usati tutt’oggi.

Muore e i suoi lavori vengono raccolti e pubblicati dal figlio, F. M. Junior.

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Che cos’è il movimento cranio-sacrale?

12 Gennaio 2010


Luisa Miraglia
D.O.M.R.O.I

W. G. SutherlandIl movimento cranio-sacrale è presente nell’uomo, sin dalla nascita ed è caratterizzato da un’ attività ritmica che dura per tutta la vita. Esso è totalmente diverso dai movimenti fisiologici relativi alla respirazione o all’attività cardiovascolare, è infatti più lento e profondo e può essere “facilmente” avvertito palpando la testa e, grazie ad una buona sensibilità palpatoria,  può essere percepito in qualunque parte dell’ organismo. La frequenza normale del ritmo craniosacrale negli esseri umani è compresa tra sei e dodici cicli  per minuto. Non presenta oscillazioni simili a quelle che si riscontrano nei ritmi dei sistemi cardiovascolare e respiratorio in risposta a esercizio fisico,emozioni, riposo, ecc. Può essere considerato quindi un valido criterio di valutazione delle condizioni patologiche. In presenza di queste infatti, la frequenza con cui questo ciclo si manifesta varia e si modifica fino ad arrivare a frequenze inferiori a sei o superiori a dodici cicli al minuto. In circostanze di cosiddetta “normalità”  il movimento cranio-sacrale si manifesta a livello del sacro come un lieve movimento di oscillazione attorno a un asse trasversale situatoall’incirca 2,5 cm più avanti rispetto alla seconda vertebra sacrale.

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Campi di applicazione

4 Gennaio 2010


Davide Brighetti
D.O.M.R.O.I

L’osteopatia riequilibra le funzioni vitali e agisce con uno scopo curativo ma soprattutto preventivo le indicazioni per un trattamento osteopatico sono molto ampie e indicate per tutte le fasce di età.Qui di seguito riportiamo i campi di applicazione in cui più frequentemente e con successo viene richiesto l’intervento osteopatico, tale elenco non è tuttavia completamente esaustivo.

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